Con il tramonto del sistema Bassolino, sono almeno 700 i professionisti campani che
rimarranno all’asciutto. 30 milioni di euro il costo degli incarichi esterni: ci sono quelli che
classificano vocaboli tedeschi e quelli che organizzano banchetti per lo sviluppo rurale
di Raffaele de Chiara
Uno solo, poi due, infine tre. È il numero dei mezzi di trasporto pubblico da utilizzare per mandare a casa i consulenti inutili della Regione Campania. Durante la recente campagna elettorale per le elezioni regionali sembrava un dato talmente volubile da essere aggiornato di giorno in giorno. Ammantato da un sano e vigoroso repulisti, il candidato del Pd, Vincenzo De Luca tuonava: «Avevo detto che avrei mandato due pullman per caricare tutti i consulenti, è cambiato solo il numero: ne manderò tre e caricheremo anche i nuovi».
Il numero esatto degli autobus necessari rimarrà, però, un piccolo mistero. A Palazzo Santa Lucia è stato eletto il suo sfidante, il pidiellino Stefano Caldoro, di certo non meno tenero, ma che a un linguaggio concreto e colorito ha preferito un eloquio meno tranchant. «I consulenti inutili e assunti solo per ragioni di partito andranno via tutti». Ma a quanto ammonta il numero delle persone, dalle più svariate competenze, volute dalla giunta uscente guidata da Antonio Bassolino e pagati con i soldi dei cittadini campani? Secondo i dati del 2008, diffusi dal ministero della Funzione Pubblica, nel mese di febbraio, sono 700 con un costo pari a circa 30 milioni di euro. A dir poco esorbitante poi la forbice delle parcelle elargite ai consulenti. Si va dai 270 mila euro della consulenza meglio remunerata ai 93 di quella pagata meno. Non mancano le curiosità: ben 15 mila gli euro spesi per «l’individuazione di metodiche per test di algoritmi di controllo integrato con sistemi informativi» e 4 mila quelli impiegati per la schedatura di vocaboli tedeschi. Numeri che, sebbene non lascino indifferenti, risultano ben poca cosa in confronto all’idea partorita dalla Se.S.I.R.C.A. (Settore sperimentazione, informazione, ricerca e consulenza in agricoltura, facente capo al relativo assessorato, all’epoca guidato da Gianfranco Nappi, ndr) che nei primi mesi dell’anno indice una procedura per «l’affidamento triennale della realizzazione di eventi quali: convegni, conferenze stampa e seminari, comprensivo di tutte le relative prestazioni», per la modica cifra di 240 mila euro. Somma che, lungi dall’essere all inclusive, comprende semplicemente una mera attività di consulenza; per meglio dire, compito della società o del gruppo di professionisti aggiudicatari dell’appalto è semplicemente quello di stilare dei preventivi economici per i vari banchetti organizzati dalla Regione, a margine degli incontri per le presentazioni del nuovo Psr (Programma di sviluppo rurale 2007-2013, ndr). Consulenze d’oro per banchetti, ma non solo. È proprio delle settimane scorse la richiesta di rinvio a giudizio da parte del giudice per l’udienza preliminare di Napoli, Vincenzo Alabiso, ai danni dell’ex governatore Antonio Bassolino...continua
venerdì 30 aprile 2010
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