Nasce nella nostra provincia il movimento che ha sostenuto Gianfranco Fini nello strappo con Berlusconi. Protagonisti i giovani militanti di An e il web
di Paolo Esposito
«Nasce il primo aprile, ma non è uno scherzo». È solo il 29 marzo, ma il sito internet di Gianmario Mariniello, consigliere comunale di Aversa e segretario particolare dell’onorevole Italo Bocchino, lancia in anteprima la notizia della costituzione di Generazione Italia. Solo qualche giorno dopo sarà lo stesso Bocchino, dalle colonne dell’omonimo web magazine diretto dallo stesso Mariniello, a precisare che non è un partito e non è una corrente: si tratta di qualcosa di più ambizioso e ha come obiettivo quello di aggregare giovani generazioni e stimolare un dibattito.
«Il movimento Generazione Italia, associazione nata per iniziativa di Gianfranco Fini, veniva alla luce appunto come un laboratorio di idee di ispirazione liberale, le cui parole d’ordine dovevano essere militanza, partecipazione e forza di volontà». A parlare è Luigi Di Gennaro, 30 anni, responsabile di Generazione Giovani, movimento giovanile legato a GI e portavoce dell’onorevole Bocchino, col quale condivide tra l’altro lo stretto legame con la sua terra, Frignano. Lo raggiungiamo proprio nel corso principale del paese, è da poco rientrato da Roma dopo un intenso mese di battaglie politiche e tutti lo fermano per chiedergli della nuova avventura. «Sei finiano ora, vero?», gli chiede un amico al bar. «Berlusconi sta facendo di tutto per allontanare Fini», lo stuzzica ridendo un vecchio amico di famiglia. Poco distante da casa sua un circolo del Pdl e a due passi anche quello dell’Udc.
Generazione Italia come aggregatore sociale? «Sì, uno strumento per avvicinare persone nuove, con particolare attenzione a queste realtà spontanee che sono la linfa vitale del nostro futuro. L’impostazione non vuole essere quella di un partito, non a caso abbiamo introdotto uno strumento innovativo, quello dell’iscrizione online, per disincentivare la politica vecchio stampo della vendita di pacchetti di tessere». Siamo al 29 aprile, giorno del primo scontro Fini-Berlusconi. Bocchino rassegna le proprie dimissioni da vicepresidente vicario del gruppo del Pdl alla Camera e dal sito di GI si sfoga contro la gestione del partito.
«È a partire da quella data che abbiamo deciso di lanciare la campagna sul territorio – continua Luigi Di Gennaro – ci arrivavano numerose mail da parte di cittadini delusi che chiedevano di costituire nuclei cittadini e così, nel giro di una notte, abbiamo messo su un regolamento e dopo solo due ore, mentre noi eravamo a Roma, proprio qui a Frignano, su iniziativa di Alfonso Conte, nasceva il primissimo circolo territoriale di Generazione Italia». Oggi ci sono almeno 600 circoli dislocati su tutto il territorio nazionale e un seguito di 14mila persone, Campania in testa, mentre il web magazine del movimento conta 20mila visitatori unici al giorno.
Come si inserisce Generazione Giovani in questo progetto? «È senz’altro il punto di forza della nostra idea, perché bisogna svecchiare i movimenti giovanili e consegnarli nelle mani dei giovanissimi che hanno voglia di impegnarsi in prima persona, anche in un territorio difficile come questo». Un territorio, a detta di Luigi Di Gennaro, in cui fare politica per i giovani è difficile, perché domina la vecchia impostazione del politico di turno che tende a chiudere e a stringere a sé la struttura del partito e a non proiettarla al futuro e soprattutto all’Europa. «Con Gianmario Mariniello veniamo da una lunga esperienza a livello locale, la politica l’abbiamo vissuta, abbiamo imparato ad inventarci le campagne e, forti di quella militanza nell’Agro aversano, abbiamo dato il nostro contributo a livello nazionale proponendo un nuovo modo di intendere la politica»...continua
di Paolo Esposito
«Nasce il primo aprile, ma non è uno scherzo». È solo il 29 marzo, ma il sito internet di Gianmario Mariniello, consigliere comunale di Aversa e segretario particolare dell’onorevole Italo Bocchino, lancia in anteprima la notizia della costituzione di Generazione Italia. Solo qualche giorno dopo sarà lo stesso Bocchino, dalle colonne dell’omonimo web magazine diretto dallo stesso Mariniello, a precisare che non è un partito e non è una corrente: si tratta di qualcosa di più ambizioso e ha come obiettivo quello di aggregare giovani generazioni e stimolare un dibattito.
«Il movimento Generazione Italia, associazione nata per iniziativa di Gianfranco Fini, veniva alla luce appunto come un laboratorio di idee di ispirazione liberale, le cui parole d’ordine dovevano essere militanza, partecipazione e forza di volontà». A parlare è Luigi Di Gennaro, 30 anni, responsabile di Generazione Giovani, movimento giovanile legato a GI e portavoce dell’onorevole Bocchino, col quale condivide tra l’altro lo stretto legame con la sua terra, Frignano. Lo raggiungiamo proprio nel corso principale del paese, è da poco rientrato da Roma dopo un intenso mese di battaglie politiche e tutti lo fermano per chiedergli della nuova avventura. «Sei finiano ora, vero?», gli chiede un amico al bar. «Berlusconi sta facendo di tutto per allontanare Fini», lo stuzzica ridendo un vecchio amico di famiglia. Poco distante da casa sua un circolo del Pdl e a due passi anche quello dell’Udc.
Generazione Italia come aggregatore sociale? «Sì, uno strumento per avvicinare persone nuove, con particolare attenzione a queste realtà spontanee che sono la linfa vitale del nostro futuro. L’impostazione non vuole essere quella di un partito, non a caso abbiamo introdotto uno strumento innovativo, quello dell’iscrizione online, per disincentivare la politica vecchio stampo della vendita di pacchetti di tessere». Siamo al 29 aprile, giorno del primo scontro Fini-Berlusconi. Bocchino rassegna le proprie dimissioni da vicepresidente vicario del gruppo del Pdl alla Camera e dal sito di GI si sfoga contro la gestione del partito.
«È a partire da quella data che abbiamo deciso di lanciare la campagna sul territorio – continua Luigi Di Gennaro – ci arrivavano numerose mail da parte di cittadini delusi che chiedevano di costituire nuclei cittadini e così, nel giro di una notte, abbiamo messo su un regolamento e dopo solo due ore, mentre noi eravamo a Roma, proprio qui a Frignano, su iniziativa di Alfonso Conte, nasceva il primissimo circolo territoriale di Generazione Italia». Oggi ci sono almeno 600 circoli dislocati su tutto il territorio nazionale e un seguito di 14mila persone, Campania in testa, mentre il web magazine del movimento conta 20mila visitatori unici al giorno.
Come si inserisce Generazione Giovani in questo progetto? «È senz’altro il punto di forza della nostra idea, perché bisogna svecchiare i movimenti giovanili e consegnarli nelle mani dei giovanissimi che hanno voglia di impegnarsi in prima persona, anche in un territorio difficile come questo». Un territorio, a detta di Luigi Di Gennaro, in cui fare politica per i giovani è difficile, perché domina la vecchia impostazione del politico di turno che tende a chiudere e a stringere a sé la struttura del partito e a non proiettarla al futuro e soprattutto all’Europa. «Con Gianmario Mariniello veniamo da una lunga esperienza a livello locale, la politica l’abbiamo vissuta, abbiamo imparato ad inventarci le campagne e, forti di quella militanza nell’Agro aversano, abbiamo dato il nostro contributo a livello nazionale proponendo un nuovo modo di intendere la politica»...continua
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