È l’appello di Luigi De Magistris, il Pm delle inchieste Poseidone e Why not. Che da Strasburgo spulcia nei flussi di fondi diretti in Campania
di Marilù Musto
Sto per prendere parte ad una riunione, ma posso rispondere alle domande di una giornalista. Dimmi ciò che vuoi sapere». È Luigi De Magistris (nella foto) che parla, l’ex Pm delle inchieste Poseidone e Why not, ora parlamentare dell’Italia dei Valori a Strasburgo, eletto con circa mezzo milione di voti. Riccioli sempre in ordine – imbalsamati dal gel per capelli – e un aspetto serioso, ma aperto al confronto. È disponibile a rilasciare un’intervista, non perde il contatto con la realtà, nonostante da circa tre mesi a questa parte sia impegnato a Strasburgo come presidente della Commissione controllo bilancio dell’Unione Europea. Potrà verificare gli stanziamenti ai diversi Paesi europei e il loro reale utilizzo, colpire le frodi, informare i cittadini italiani attraverso la rete. Quello che non è riuscito a fare da magistrato, lo farà da parlamentare.
Sulle ragioni che l’hanno portato a scegliere la politica, la prima è quella di aver preso atto che non le era stato consentito più di fare il suo mestiere. Ora che è entrato in politica, c’è un pregiudizio nei suoi confronti da parte di esponenti di altri partiti?
Lo stato di salute dello Stato democratico non mi ha più consentito di fare il magistrato. La parte politica, quella più compromessa, ha commesso lo sbaglio di aver tolto allo Stato un servitore dell’antimafia e dell’anticorruzione. Se ne stanno accorgendo ora, con la mia elezione ottenuta grazie a mezzo milione di preferenze. Non nego che anche ora, chi va nella direzione della trasparenza viene ostacolato. E l’attività di ostacolo non è meno forte di quando ero in una condizione di assoluto isolamento. Ho, però, il sostegno della gente, cui mi sento vicino.
Della gente che soprattutto mi ha votato senza che io abbia affisso neppure un manifesto.
Quindi può ritenersi soddisfatto del risultato elettorale?
Assolutamente sì. Credo che in Italia esistano tante persone pulite, perbene, sostenitrici della legalità, ma che non sono ancora ben organizzate. Il mio partito e io vogliamo essere la voce di chi si ribella al potere illegale. Stiamo andando nella direzione scelta dagli elettori e sento più forte il fatto che questa gente desidera un cambiamento. Io sono convinto che una nuova fase sia già cominciata, le persone oneste non si devono scoraggiare, non bisogna rimanere chiusi, ma aprirsi alla partecipazione politica, anche se mi rendo conto che è difficile. La Campania, la Basilicata e tutte le regioni del Sud hanno ancora una speranza di giustizia.
Prima della sua elezione ha dichiarato di voler aprire un osservatorio per capire come viene gestito il finanziamento pubblico in Italia. Sarebbe interessante capire come viene gestito soprattutto in Campania. Lo ha fatto?
Io ho detto che avrei informato costantemente gli italiani, attraverso il mio blog, di tutto quello che accadeva al Parlamento europeo (nella foto, a lato). Avrei fornito continue informazioni sui finanziamenti pubblici. E posso dire che si sta agendo in questa direzione. Il fatto che io sia stato eletto come presidente della Commissione bilancio fa in modo che si impediscano alcuni illeciti e si vada a verificare quello che arriva come aiuto alle città meridionali, dove giungono ingenti risorse pubbliche destinate allo sviluppo e che spesso vanno a rimpinguare comitati d’affari e ad arricchire imprenditori collusi... continua
giovedì 1 ottobre 2009
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