Prove generali di alleanza in vista delle provinciali di giugno. Zinzi ambisce alla presidenza, il Pd gli strizza l’occhio. Ma il centrodestra non resta a guardare
di Alessandro Pecoraro
Le dimissioni anticipate del presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, hanno provocato una profonda riflessione politica nel Partito democratico. La posta in gioco è alta, dunque le elezioni provinciali del 2010 serviranno per ridistribuire equilibri ed affinare le strategie politiche locali. Il Partito democratico dovrà riprendersi dal forte calo di consensi che ha afflitto la leadership di Walter Veltroni.
Dal canto loro, i democratici di Terra di Lavoro, guidati dal segretario Enzo Iodice, si troveranno a fare i conti con un partito in piena crisi d’identità, che stenta a decollare. Nei prossimi mesi, dunque, tutte gli sforzi di Iodice saranno incentrati alla ricerca di nuove soluzioni orientate verso le alleanze politiche locali. Lo stesso segretario provinciale, interpellato sull’argomento, ha più volte confermato la possibilità di discutere serenamente e senza pregiudizi con qualsiasi partito. Una strategia che, a quanto pare, sta riscuotendo consensi anche tra i più autorevoli membri dei “Democrats”: basti pensare al consigliere provinciale, Giuseppe Fiorillo, il quale ha dichiarato di condividere il pensiero del segretario provinciale. «Senz’ombra di dubbio va cercato un dialogo con i partiti che possano condividere i valori del Pd – ha detto Fiorillo – quindi, ove possibile, se i risvolti politici dei prossimi mesi lo permetteranno, anche con l’Unione di Centro rappresentata in provincia di Caserta da Domenico Zinzi (nella foto)». L’ex sindaco di Cesa non ha dubbi in proposito: «Un partito come il Pd deve saper rappresentare anche i valori del centro cattolico cristiano»... continua
mercoledì 29 aprile 2009
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