lunedì 7 settembre 2009

COLPEVOLI DI CLANDESTINITÀ

La norma, che colpisce gli immigrati irregolari, viola i principi di umanità e rischia di generare il caos in Terra di Lavoro, dove gli extracomunitari
reggono economie e relazioni sociali. L’ex vescovo di Caserta Raffaele
Nogaro: «Negati diritti fondamentali, come quello di riconoscere un figlio»


di Raffaele de Chiara


Oltre 2.500 immigrati irregolari nel solo periodo che va da gennaio a marzo 2009, cui fanno da contraltare gli oltre 11.000 soggiornanti senza documenti. Sono queste le cifre esorbitanti riguardanti l’immigrazione clandestina in Italia diramate dall’agenzia europea Frontex e che, se singolarmente considerate, non possono che produrre rabbia e odio verso tutto ciò che appare come "il diverso". La legge sulla Sicurezza (AS n. 733), meglio conosciuta come "pacchetto sicurezza", approvata definitivamente al Senato nello scorso mese di luglio, sembra andare proprio in questa direzione. Diversi e controversi i provvedimenti introdotti dal testo legislativo, tra i maggiori riguardanti gli immigrati, le ammende da 5.000 a 10.000 euro per chiunque faccia ingresso o soggiorni illegalmente nel territorio dello Stato, il prolungamento della detenzione massima nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione, ex Cpt) portata da 60 a 180 giorni e l’introduzione di una tassa per la richiesta del permesso di soggiorno.
«Le norme contenute nel "pacchetto sicurezza" hanno un impatto pericoloso sui diritti umani e producono maggiore insicurezza». A dichiararlo è Amnesty International, alla presentazione del rapporto annuale 2009 sulla situazione dei diritti umani nel mondo, che poi tiene a sottolineare: «La negazione del permesso di soggiorno non produce altro che l’allontanamento dell’immigrato da ogni tipo di istituzione e di ufficio pubblico. Ciò quindi – conclude la nota dell’associazione – non potrà che avere conseguenze anche sul diritto alla salute, sull’istruzione per i figli, sulla registrazione dei nuovi nati».
Diverso, d’altronde, il parere del ministro Roberto Maroni. «Il provvedimento conclude un lavoro iniziato un anno fa e che ha visto l’approvazione di diverse norme per il contrasto alla criminalità organizzata, all’immigrazione clandestina e per il miglioramento della sicurezza urbana». Decisamente più tranchant l’opinione del premier Silvio Berlusconi: «Il pacchetto sicurezza è solo una garanzia per i cittadini, non c’è alcuna critica che tenga al riguardo».
Ma qual è l’impatto del provvedimento su un territorio da sempre abituato a convivere con l’immigrazione clandestina, qual è appunto Terra di Lavoro? «La legge che introduce il reato di clandestinità è assurda – afferma il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Stellato – non può esistere un reato per una posizione squisitamente soggettiva. Se il clandestino delinque, mi sembra giusto intervenire, ma laddove lavora e lo fa duramente, con gli aggravi, inoltre, del vivere in una società nella quale non è del tutto integrato, allora non mi sembra plausibile parlare di punizione. Non può essere punito»... continua

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